mercoledì 13 gennaio 2016

La morte di Nicolò Savarino non è servita

Oggi è un giorno molto triste per me perchè ricorre il quarto anniversario del sanguinoso assassinio del nostro collega Nicolò Savarino, che inforcando la sua bici di servizio quale agente di quartiere, veniva volontariamente e ripetutamente investito la sera del 12 gennaio 2012, mentre cercava di fermare un giovanissimo criminale, Remi Nikolic, alla guida del suo SUV, probabilmente interrotto in uno dei suoi numerosi traffici illeciti. 
Sono passati quattro anni da quando la vita di Nicoló è terminata sul freddo asfalto di una via in zona Bovisa a Milano, in modo atroce e barbaro. 
Nel silenzio delle istituzioni nazionali e dei politici locali che all'indomani del tragico omicidio rilasciavano decine di interviste promettendo severità contro l'assassino e tutele alla categoria, il criminale tra poco tornerà libero grazie ad una serie imbarazzante di sconti di pena e per tutti noi non resterà altro che un grande vuoto, per aver perso un validissimo e generosissimo collega.
Nel frattempo, come se non bastasse, i genitori di Nicolò, consumati dal dolore sono entrambi morti di crepacuore, i fratelli sono ancora persi nei labirinti della burocrazia e della giustizia (ingiusta) e noi colleghi, che dobbiamo andare avanti a continuare a servire questa città e difenderla dai criminali e dai disonesti, ci ritroviamo esattamente nella situazione assurda di quattro anni fa, privati di qualsiasi tutela.
Nicolò è l'emblema della disattenzione e del disinteresse che il Governo centrale e la Giunta Pisapia nutrono nei confronti della categoria. Non basta consegnare una pergamena e dire due parole di circostanza in occasione di qualche manifestazione da parte dell'assessore alla (in)sicurezza.
Avevamo chiesto, attraverso una mozione bipartisan votata all'unanimità dal Consiglio Comunale nel febbraio 2012, che il Sindaco Pisapia e tutta la Giunta intervenissero a tutela della categoria.
L'ennesima promessa non mantenuta della Giunta Pisapia che, non contenta, ha continuato in questi quattro anni, con lo stesso atteggiamento.
Con l'amaro in bocca vi dico che questa amministrazione ha commesso il più grande errore nei confronti di Milano, perché chi non protegge i suoi uomini in divisa non protegge indirettamente i cittadini onesti.
Nicoló resterai per sempre nei nostri cuori, speriamo che nessun altro debba fare la tua stessa ingiusta fine.
Ai colleghi chiedo di fare attenzione sempre e comunque, avete degli affetti da dover tutelare e proteggere, che nessuno, tranne voi stessi, al momento sta tutelando.


Fabrizio Caiazza

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