Dopo la recente sentenza di condanna dell'assassino di Nicolò Savarino che ha deluso le aspettative di giustizia dei familiari e colleghi, il 10 febbraio ci sarà quella del complice.
Tutti sono chiamati a presenziare spontaneamente in aula o davanti al Tribunale per far sentire lo spirito di unione della categoria nei confronti del collega che rappresenta ognuno di noi, per non restare nell'indifferenza delle istituzioni e per chiedere giustizia.