sabato 31 gennaio 2015

10, 12 febbraio..e.... iniziano una serie di manifestazioni di protesta della Polizia Locale

La Polizia Locale è in fermento, dopo le vicende romane ma soprattutto i diffamatori articoli giornalistici e le trasmissioni Tv che di fatto hanno condannato un'intera categoria incentrandosi esclusivamente su quei fatti senza dare spiegazione di quali sono le problematiche, di come lavora e in che condizioni giuridiche e contrattuali lo fa, sono state organizzate (per il momento) due manifestazioni per ricordare ai politici e far conoscere ai cittadini la realtà quotidiana  che la Polizia Locale deve affrontare ogni giorno, si parla di tutele da infortuni, strumentazioni, regolamentazioni.

Il 10 febbraio alcuni sindacati hanno promosso dei presidi fissi davanti le maggiori prefetture d'Italia, mentre il 12 febbraio a Roma si svolgerà un corteo nel centro città che partirà da piazza della Repubblica. Ci si augura una massiccia adesione, ma soprattutto occorrerà fare attenzione a non essere strumentalizzati dagli stessi personaggi della casta giornalistica che hanno scritto "vigliacchi di stato", la libertà di espressione è sacrosanta ma anche la verità di ciò che viene scritta lo deve essere.


#poliziottioamministrativi #riformasubito 

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Io dico che dobbiamo scioperare!
Avv. Luca Montanari
Dirigente del'ufficio documentazione e studi Anvu
Dirigente del Corpo di polizia locale di Avezzano
Iscritto all’ordine degli avvocati del Foro di Avezzano
Dirigente del servizio avvocatura del III° settore comunale
I fatti di Roma hanno offerto a tutto il mondo l'occasione di menarci addosso a più non
posso, senza neppure risparmiare i peggiori colpi bassi. Tutti hanno approfittato del ghiotto
momento strumentalizzato ad arte, per dare ciascuno il più cattivo sfogo al proprio disprezzo
nutrito nei nostri confronti.
Dal primo gennaio per almeno tre settimane e per ogni santo giorno, ininterrottamente
mattina, pomeriggio, sera e notte non si è parlato che della polizia locale, e non solo o non
tanto di quella di Roma, ma, vista la circostanza, di quella di tutta Italia, qualificata come
massa informe ormai smascherata di fannulloni, assenteisti, sfaticati, corrotti, concussori,
depravati e pervertiti.
Insomma, solo il fatto di sparlare della polizia locale di tutta Italia prendendo spunto da un
episodio isolato accaduto in una città, la dice lunga.
Quand'anche a Roma fosse successo un fatto, vero o falso che sia, che c'entra prendersela
con la polizia locale di tutta Italia? E perché continuare ad insultare la polizia locale di Roma
insistendo nella rappresentazione di dati falsi, senza mai instaurare dei veri contraddittori
tra le parti?
Identicamente dicasi quando un appartenente alla polizia locale di un paesello qualsiasi sia
stato sorpreso ad intascare mazzette. Perché sputtanare l'intera categoria, dipingendola
come un'unica associazione a delinquere nazionale, composta da malviventi che taglieggiano
i poveri cittadini, quando non si limitano soltanto ad opprimerli con le multe?
Vogliamo ricordare a noi stessi che secondo le statistiche, per ogni operatore di polizia locale
arrestato, ve ne sono almeno cinque delle altre forze dell'ordine nelle stesse condizio-

Anonimo ha detto...

http://www.anvu.it/wp-content/uploads/2015/01/nota-Montanari.pdf

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con quanto scrive l'avv. Montanari. Da una mini indagine condotta in alcuni comandi di p.m. è emerso che 4 agenti su 5 se potessero cambierebbero lavoro, in quanto la quotidiana delegittimazione e denigrazione della categoria sta sempre più demotivando gli operatori. Per converso le percentuali vengono ribaltate se la domanda se si è soddisfatti del proprio lavoro viene posta a chi lavora per le polizie dello Stato. Segno evidente che questi ultimi rifarebbero la loro scelta, mentre chi lavora in p.m. se ne guarderebbe bene dal farlo.
Posso solo dire che lavoro in p.m. da alcuni decenni, ma mai e poi mai consiglierei mia figlia a fare questo lavoro.
Roberto - RE

Anonimo ha detto...

Non mi stupisco della profonda disaffezione per questo lavoro. Leggo di colleghi che chiedono se siamo o no PG anche fuori dall'orario di servizio, di altri che si arrovellano il cervello per capire se i nostri ufficiali lo sono anche di Pg in tutte le materie o solo per alcune, altri si pongono la domanda se possiamo contestare o meno una violazione quando siamo in borghese. Mi sembra di essere un marziano. Mi chiedo, ma è possibile che il nostro lavoro e quello che facciamo, nella più totale incertezza, debba dipendere dall'umore dei giudici?
Non entro neanche nel merito di quanti di noi per sventare una rapina, con banditi armati, hanno estratto la pistola, apriti cielo: "Non sono poliziotti sono vigili, potevano fare una strage". A questo punto mi chiedo se vale la pena di addentrarci per strade buie prive di certezze per difendere chi crede che per il solo fatto di indossare questa divisa anzich'è una dello Stato siamo degli incopetenti o come dice qualcuno "dei vigliacchi di Stato"?
Dal giorno 13 febbraio facciamo solo quello che CHIARAMENTE ci compete. Il resto lasciamolo a chi è adeguatamente tutelato e pagato e che molto spesso, quasi sempre, si è schierato con chi non ci ha mai tutelato.
Scusate lo sfogo ma è ora di dire basta.
Francesco

Movimento Polizia Locale ha detto...

non conosco il campione su cui si è basata la "mini indagine" ma davvero fanno pensare questi commenti: la disaffezione è tanta! E' ora di dire basta ed iniziare a limitare i nostri interventi anche se capisco che tutti ci mettiamo amore e passione in quello che facciamo...

Anonimo ha detto...

Anch'io non ho sentito di questa indagine, probabilmente limitata ad un ambito ristretto, ma anche senza andare a fare indagini in tal senso credo che lo stato d'animo che leggi ogni giorno negli occhi dei colleghi sia molto eloquente: chi me l'ha fatto fare!
Mi capita, frequentemente, di parlare con "colleghi" dello stato e la mia impressione è che quasi tutti rifarebbero la stessa scelta. Io sono una di quelle che non parteciperebbe mai più ad un concorso per "vigliacco/a di stato". Un saluto a tutti, Federica

Anonimo ha detto...

Non credo che ci sia bisogno di fare alcuna indagine, basta parlare con i colleghi per capire che se avessero alternative non ci penserebbero un attimo a buttare questa divisa alle ortiche.

Anonimo ha detto...

Dobbiamo pretendere di capire quale è il nostro ruolo e la nostra funzione. E' assurdo che rischiamo anche la vita per reprimere reati e violazioni e dopo dobbiamo attendere che un giudice ci dica che era o non era un nostro compito. Dando per scontato che un altro magistrato, il giorno dopo, affermerà l'esatto contrario. Ripiegare e restituire tante rogne che ci siamo accollati agli originari detentori.

Anonimo ha detto...

Quando ci sono problemi, come ad esempio nevicate copiose, mandano noi ai caselli autostradali ad affrontare centinaia di camionisti incazzati perchè non possono proseguire o perchè non sanno dove poter sostare o perchè ...... Della stradale neanche l'ombra.

Anonimo ha detto...

Come si voleva dimostrare, la manifestazione è servita solo ed esclusivamente a tirarci altro fango addosso. Non illudiamoci, il grado di criminalizzazione e delegittimazione della categoria ha raggiunto livelli irreversibili. Siamo un bersaglio utile in ogni occasione, i fatti relativi ai tifosi olandesi lo dimostrano ampiamente, le palesi e gravi inefficienze di altri sono passate in sordina, rispetto alla probabile e non dimostrata vendita di alcune bottiglie di alcoolici da parte di un gruppetto di abusivi, forse, bengalesi.

Anonimo ha detto...

Torniamo davanti alle scuole, a far qualche multa per divieto di sosta e per violazione ai regolamenti comunali, tutto il resto, compreso il rilievo dei sinistri stradali, restituiamolo ai legittimi proprietari. Poi vediamo come va a finire questa campagna di continua diffamazione e delegittimazione.